Ben presto pero’ sopraggiunsero paure, ansie e preoccupazione nell’apprendere da una prima ecografia che qualcosa nella morfologia del bambino non andava bene.
I genitori decisero a quel punto di rivolgersi al dr. Raffaele Petta ,notoriamente considerato uno dei massimi esperti nazionali nel campo della “ Gravidanza a rischio” che alla 20° settimana diagnostico’ la presenza nel torace del feto di una voluminosa cisti broncogena che deformava il torace del bambino.
Accantonata l’idea di interrompere la gravidanza da parte dei genitori, il management di questa gravidanza ad alto rischio, fu coordinata dal dr. Petta che si avvalse delle consulenze di una équipe formata dalla dr.ssa Agata Lamberti, Ecografista, dal prof. Aniello Di Meglio, riferimento nazionale nel campo della diagnostica prenatale, dal prof. Nicola Persico ,Responsabile della Chirurgia Fetale della Clinica Mangiagalli di Milano e dai Chirughi Pediatri dell’Ospedale Santobono di Napoli.
“ La cisti broncogena e’ un riscontro abbastanza raro nel feto. La peculiarita’ del caso in esame era rappresentata dalle dimensioni della stessa che superava i 5 cm .di diametro.
Le complicanze piu’ frequenti sono la rottura della cisti, la infezione ma soprattutto la pressione sul mediastino e sul cuore fetale che possono portare ad insufficienza cardiaca con accumulo di liquido nel torace e nell’addome fino alla morte del feto.
Nel caso specifico abbiamo lavorato in partnership con il prof. Nicola Persico della Clinica Mangiagalli di Milano ,che in caso di scompenso cardiaco, avrebbe provveduto a fare un intervento in utero con rimozione della cisti” afferma il dr. Raffaele Petta.
Alla 38° settimana la paziente fu ricoverata nel Reparto di Ostetricia della Clinica Malzoni, diretto dalla dr.ssa Annamaria Malzoni che il 23 febbraio eseguì un taglio cesareo con il dr. Raffaele Petta, l’Ostetrica Paola Galluccio; l’anestesia fu condotta dalla dr.ssa Bianca Maria Cillo.
Alle ore 9,15 nasceva il piccolo Simone ,con un peso di kg. 2,800 che veniva affidato alle cure del dr. Angelo Izzo, Responsabile della Terapia Intensiva Neonatale della Malzoni.
Il piccolo Simone veniva prontamente sottoposto a radiografia ed ecografia del torace, con cui si confermavano le dimensioni molto voluminose della cisti ; tuttavia non vi era compromissione cardiaca per cui,il bambino, posto sotto osservazione per alcuni giorni, in quarta giornata veniva dimesso.
Attualmente il bambino sta a casa ; verra’ sottoposto a controlli ravvicinati ed all’eta’ di 8-9 mesi, se la cisti non sara’ riassorbita, operato dai Chirurghi dell’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli.