Per i lavoratori più colpiti dalla crisi causata dall’emergenza Covid-19, l’unica nota positiva del decreto Sostegni è stata l’eliminazione dei codici Ateco che lasciava senza nulla intere categorie. Ma resta il fatto che i sostegni sono ritenuti insufficienti da molte associazioni di lavoratori.
“Le partite Iva – ha detto Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, associazione che rappresenta i lavoratori autonomi – sono state escluse ingiustamente dai ristori l’anno scorso e ora ci troviamo nella situazione in cui alcuni soggetti hanno preso doppi e tripli ristori mentre gli autonomi rimangono solo con questo sostegno. Per molte microimprese che non sono rientrate tra i beneficiari degli aiuti pubblici questo contributo, che sarà intorno ai 1.000 euro, risulta assolutamente iniquo”.
Profonda delusione è anche espressa dagli occupati nel settore dei catering che ritengono totalmente insufficiente quanto previsto dal decreto a fronte di aziende rimaste ferme per un anno e con una perdita di fatturato del 90%.