La serie di interventi da 32 miliardi è articolata in 5 ambiti: sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore; lavoro e contrasto alla povertà; salute e sicurezza; sostegno agli enti territoriali; ulteriori interventi settoriali
Approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso, il decreto Sostegni entra in vigore dal 23 marzo. Il testo del provvedimento, contenente “misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale
32 MILIARDI DI CUI 11 A IMPRESE E PROFESSIONISTI – Per le misure e i bonus inseriti nel decreto sono previsti 32 miliardi di cui 11 diretti esclusivamente alle imprese o ai lavoratori che hanno subito perdite superiori al 30% di fatturato nel 2020 rispetto al 2019
INDENNIZZO ALLE IMPRESE DI CIRCA 3.700 EURO – Gli interventi dovrebbero riguardare una platea di circa 3 milioni di soggetti. Nel complesso l’indennizzo medio per ciascun individuo è di “circa 3.700 euro”. I bonifici vengono erogati dall’Agenzia delle Entrate ma per accedere al fondo perduto bisogna presentare una autocertificazione attraverso una apposita piattaforma messa a punto con Sogei. Per le domande ci sono 60 giorni. Gli aiuti coinvolgerebbero anche start up e le imprese nate nel 2019 e nel 2020
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO – Per imprese e titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e con perdite del 30% nell’ammontare medio mensile del 2020 rispetto all’anno precedente arrivano i contributi a fondo perduto. Si può scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti sono di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. Sono previste 5 fasce di ricavi con percentuali dei ‘sostegni’ differenziata dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi
ENTI LOCALI E CULTURA – Stanziati oltre 3 miliardi per gli enti locali: metà nel fondo per gli enti locali, 260 milioni per Regioni e Province autonome, 800 milioni per il Trasporto pubblico locale, 250 milioni come ristoro per mancati incasso della tassa di soggiorno, e un miliardo per rimborsare alle Regioni le spese sanitarie 2020 per il Covid. 300 milioni vanno alla sicurezza nelle scuole e per la Dad, 400 milioni per la cultura, compresi cinema e spettacoli dal vivo, e altrettanti per rimpinguare il fondo sociale per interventi su specifiche imprese
SCUOLA, SPETTACOLI E CINEMA – I 400 milioni per la cultura sono divisi in 200 milioni per spettacolo, cinema e audiovisivo, 120 milioni per spettacoli e mostre e 80 per il settore del libro e la filiera dell’editoria. Ci sono poi fondi diretti alla scuola e ai giovani di cui 150 milioni per il recupero delle competenze e della socialità durante l’estate, e altri 150 milioni per aspetti più sanitari. Il personale scolastico e amministrativo assente per vaccino è “giustificato”.
TURISMO – Sostegni complessivi per 1,7 miliardi di euro e un fondo ad hoc da 700 milioni è destinato alla montagna compresi i maestri di sci
FILIERE PIÙ COLPITE DALLA CRISI – Per le filiere più colpite dalla crisi, come il settore dei matrimoni e degli eventi o i commercianti e ristoratori dei centri storici, c’è un fondo da 200 milioni le cui somme sono distribuite dalle Regioni. 200 milioni in più vanno per il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. 100 milioni destinati a coprire la cancellazione di fiere e congressi e altri 150 per le fiere internazionali
CASSA INTEGRAZIONE – La Cassa integrazione Covid è prorogata fino a fine 2021 per 3, 3 miliardi di euro. Per la ordinaria si possono chiedere 13 settimane tra il primo aprile e il 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale. Massimo 28 settimane fino al 31 dicembre, invece, per l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga. Anche in questo caso non è chiesto un contributo addizionale
BLOCCO DEI LICENZIAMENTI – Prorogato lo stop ai licenziamenti fino a giugno 2021 (e fino a ottobre per le aziende che usano la cassa integrazione Covid)
BONUS PARTITE IVA E STAGIONALI – Lavoratori autonomi e imprese ricevono aiuti dai 1.000 euro per le persone fisiche ai 3.000 euro per le partite Iva, fino a un massimo di 150mila euro per le attività (anche artigiane) con 5 fasce percentuali in base al reddito. Bonus una tantum da 2.400 euro per lavoratori stagionali, del turismo, termali e dello spettacolo che hanno perso il posto, e per quelli dello sport varia da 1.200 a 3.600 euro
REDDITO DI CITTADINANZA E DI EMERGENZA – Il reddito di cittadinanza è rifinanziato per 1 miliardo. Tre nuove mensilità del reddito di emergenza alle famiglie (1,52 miliardi). Fino al 31 dicembre non serve aver lavorato 30 giorni nell’ultimo anno per ottenere la Naspi
STRALCIO CARTELLE ESATTORIALI – Sono cancellate le vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro. Rate e nuove cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile e una sanatoria ad hoc per le partite Iva in difficoltà