Nella mattinata di lunedì, dopo il nuovo tonfo in casa contro il Lecce (3-0), il club canarino aveva ufficializzato il licenziamento di Nesta durante una conferenza stampa del patron. «Per me – così Stirpe – è una decisione molto sofferta, ma dico che bisogna dare una scossa. La squadra e l’ambiente non debbono avere più alcun tipo di alibi. A me dispiace esonerare Nesta, ma non è lui il problema. Lui ha una parte di responsabilità. All’ambiente chiedo di valutare gli accadimenti. Da oggi non ci sono più alibi. E la squadra lo farà da condizione di ritiro da domenica prossima con un nuovo allenatore, a tempo indeterminato e fino a quando il Frosinone non riuscirà ad uscire dal campo in un modo dignitoso e quindi i risultati non determineranno il contrario».
Il Frosinone a dicembre era terzo in classifica, in corsa dunque per la Serie A. Poi la squadra è stata decimata dal Covid e non si è più ripresa. Oggi i giallazzurri sono lontani dal sogno-promozione: occupano il dodicesimo posto con 38 punti, a -14 dalla secondo posto che vale la scalata diretta al massimo campionato e a- 21 dalla capolista Empoli. Distante anche la zona play-off, obiettivo minimo della stagione.
Nelle ultime cinque gare la squadra canarina ha conquistato appena cinque punti, con due pareggi (Monza in casa e Chievo a Verona), un successo esterno (a Cosenza) e due sconfitte interne (Brescia e Lecce). La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la seconda sconfitta consecutiva in casa nelle ultime tre gare disputate.
Ora tocca a Fabio Grosso il difficile compito di risollevare i canarini e cercare di raggiungere i play-off, un traguardo che oggi appare come un’impresa. L’ex campione del mondo, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno, avrà la possibilità di rimettere un po’ le cose in ordine approfittando della sosta di campionato. Il Frosinone, infatti, tornerà in campo il 2 aprile (ore 18) quando allo Stirpe affronterà la Reggiana, quartultima a 29 punti. Un’occasione da non sbagliare per riprendere la caccia ai playoff.