“Abbiamo scoperto che quasi la metà dei nostri pazienti Covid ha manifestato parosmia, con un intervallo mediano di 2 mesi e mezzo dall’inizio della perdita dell’olfatto, e questa era persistente a sei mesi nella maggior parte dei casi”, spiega Claire Hopkins del Guy’s Hospital di Londra, nel Regno Unito, che insieme ai colleghi ha seguito una coorte di pazienti che ha riportato la perdita del gusto e dell’olfatto nell’ultima settimana di marzo 2020.
“La parosmia, chiamata anche “odore Covid”, è spesso segnalata come un cattivo odore di rancido, a volte simile alla carne in decomposizione. I pazienti possono presentarsi per cure odontoiatriche credendo che questo sia causato da un problema dentale”.