Come si legge su Today a Palazzo Chigi si pensa al dopo Pasqua e alla scrittura di un nuovo decreto il cui contenuto sarà oggetto di un prossimo incontro tra i capidelegazione dei partiti di maggioranza. Nella riunione della cablna di regia, che si riunirà nei prossimi giorni, si valuterà anche la possibilità – caldeggiata dal Cts – di prolungare sino al 15 aprile le restrizioni in vigore a seguito della modifica delle zone a colori.
La voglia di riaprire – complice l’arrivo della bella stagione e dell’ora legale – c’è e non coinvolge solo le scuole, ma anche il ministro dell’Economia Daniele Franco. Eppure dall’analisi dei dati fatta ieri dai due professori del Comitato Tecnico Scientifico, esce un quadro ancora non troppo confortante. È per questo che si ragiona su un prolungamento delle misure di una settimana in modo da arrivare – come la Germania – a metà aprile quando dovrebbero arrivare in Italia quantità di vaccini tali da poter permettere di avviare quel cambio di passo che permetterebbe lentamente di tornare alla vita normale, grazie al siero e al normale caldo estivo.
State facendo passare il messaggio che col vaccino si sia immuni dal Covid. Totalmente falso.
Qualcuno conosce la storia della rana bollita?
Piano piano e lentamente, con l’acqua che si riscalda gradualmente, la rana alla fine si trova bollita, accettando la sua fine con serenità.
E pensare che i babbeoti museruolati sottomessi e lobotomizzati applaudono ancora.
il vaccino non da certezza di immunita’ ma aiuta a non sviluppare la malattia in modo mortale ed e’ gia qualcosa.che poi le cosiddette zone rosse o a colori che preferite non servono a niente ma solo ad uccidere la morente in fin di vita economia e’ pacifico ma le chiusure sono di questi governanti che non vogliono responsabilita’ e si fanno belli della loro rigidezza sensa costrutto anche a discapito di chi deve lavorare per tirare la carretta ma tanto loro che percepiscono 15000 euro al mese ma quanto se ne fottono.