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Piero De Luca, Tribunale Sala Consilina: Ok impegno di tutti ma no a propaganda

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“Nei mesi scorsi, avevo presentato un’interrogazione parlamentare rivolta all’ex Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, riguardo le sorti del Tribunale di Sala Consilina, soppresso a seguito del D.Lgs. 155/2012 sulla riorganizzazione e distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.”

Così, in una nota, l’On. Piero De Luca.

“La risposta dell’allora Ministro, per quanto puntuale, si rivelò assai insoddisfacente, se non altro in considerazione di alcuni parametri obiettivi, tra i quali la densità di popolazione dell’intero Vallo di Diano, del Tanagro e del Bussento ad esso facente riferimento, le dimensioni della struttura e il carico di lavoro. Peraltro, è bene ribadire che si è trattato dell’unico caso in Italia in cui un tribunale viene soppresso per essere accorpato ad uno più piccolo, determinando, nel nostro territorio, gravissime inefficienze ed un significativo aggravio di costi per l’amministrazione della giustizia”, continua il Deputato. “Sono contento che ora anche altri colleghi parlamentari abbiano deciso di sostenere finalmente questa battaglia su una questione che avevo sollevato già da molti mesi, nell’allora silenzio generale. Attenzione a proposte che si rivelano però puramente propagandistiche. La proposta di legge in esame presentata a Dicembre alla Camera è generica, riguarda complessivamente la riorganizzazione degli uffici giudiziari e quindi non si occupa direttamente del Tribunale di Sala Consilina, ma rinvia per ogni modifica in tutta Italia ad un intervento del Ministero della Giustizia, che finora si era manifestato fortemente contrario proprio alla riapertura del Tribunale di Sala Consilina. D’intesa con il Consigliere Regionale Matera continueremo a seguire la vicenda, lavorando su una proposta di legge simile invece a quella ipotizzata dalla Regione Marche per consentire anche riaperture transitorie di sedi soppresse nell’attesa di una riforma complessiva ad oggi molto difficile. E solleciteremo il nuovo Ministro della Giustizia a seguire con attenzione la vicenda per provare a mettere in campo ipotesi concrete su un tema tanto sentito nel nostro territorio”, conclude il parlamentare dem.

 

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