Oggi è in programma la cabina di regia convocata dal premier Draghi per scrivere le nuove normi per il contrasto dell’emergenza sanitaria. Il governo dovrà sciogliere in particolare tre nodi: riapertura delle scuole in zona rossa, ritorno delle Regioni gialle e l’eventuale via libera allo spostamento tra Regioni, per il momento vietato se non per motivi di necessità, lavoro o salute.
Nel nuovo decreto spunta il giallo rafforzato una fascia da concedere alle regioni dove la curva epidemiologica mostrerà una discesa dopo Pasqua. Una zona che preveda l’apertura dei locali a pranzo, sia pur con un orario ridotto, si immagina fino all 16, mantenendo però i divieti della fascia arancione nel fine settimana e il lockdown per quello del primo maggio.
Giallo rafforzato, di cosa si tratta
Per il decreto che sarà in vigore dal 7 aprile i rigoristi chiedono ancora un mese di divieti eliminando la fascia gialla. Ma difficilmente la loro istanza potrà essere accolta. Ecco perché per mediare, il Governo immagina in quelle aree dove i numeri dei contagi sono più bassi di far riaprire bar e ristoranti a pranzo, ma solo fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l’orario dell’aperitivo. Resterebbero in ogni caso i divieti della fascia arancione nel fine settimana e il lockdown per quello del primo maggio.
Parrucchieri e fine settimana
Nel nuovo decreto, potrebbe essere invece consentita la riapertura di barbieri e parrucchieri anche in zona rossa proprio come accadeva prima dell’ultimo decreto. In questo modo si impedirebbe l’appuntamento a domicilio che avviene con regole certamente meno stringenti di quelle imposte nei locali aperti al pubblico.
Nessun allentamento invece per il finesettimana. Proprio per impedire gli assembramenti potrebbe essere ripristinato per un altro mese il meccanismo già utilizzato durante le vacanze natalizie che riportava tutta Italia in arancione e rosso nei weekend. Restrizioni che diventerebbero lockdown per sabato primo maggio e domenica 2.
Da lunedì i colori che cambiano
In base al monitoraggio dei dati sull’incidenza tra venerdì scorso e oggi, si vede chiaramente un’Italia molto rossa. La Lombardia rimane nella fascia di massimo rischio e il Piemonte che pur avendo un Rt a 1.17 non può scendere di livello perché supera la soglia dei 250 contagi settimanali su 100mila abitanti.
In Valle d’Aosta la presenza di nuove varianti e l’innalzamento dell’indice Rt hanno convinto il presidente della Regione Erik Lavevaz ad adottare misure più restrittive già dal prossimo fine settimana, mentre da lunedì ci sarà il passaggio ufficiale in zona rossa.
Rischia la Calabria, mentre in Campania si potrebbe prorogare la chiusura totale fino al 12 aprile. Sono già al massimo delle restrizioni il Friuli-Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna, la Provincia di Trento, le Marche, la Puglia.