Giunti sul posto, gli operatori hanno rilevato che in un seminterrato erano stoccate diverse tonnellate di svariate tipologie di mangimi, alcuni sigillati all’origine, altri depositati alla rinfusa sul pavimento ed altri ancora all’interno di “Big Bags” sfusi e senza alcuna etichettatura. Inoltre non era stata presa la minima precauzione igienica per proteggere i prodotti da muffe, polvere o altri tipi di contaminazioni.
Si è, pertanto, passati al vaglio della relativa documentazione amministrativa inerenti i mangimi rinvenuti e da un’accurata analisi di quest’ultima si è constatata la mancata comunicazione all’autorità competente per la registrazione dei prodotti ed il mancato rispetto di requisiti generali prescritti dal regolamento UE in quanto i locali non erano puliti, risultavano non eseguiti programmi di controllo dei parassiti, assente la predisposizione delle procedure di autocontrollo e carente la tracciabilità dei mangimi.
Alla luce di quanto emerso durante il controllo si è provveduto a mettere sotto sequestro circa 36 tonnellate di mangimi e ad elevare una sanzione amministrativa per 7.500 euro.
Ma sono destinati al consumo animale non facciamo troppo i precisini e i sofisticati