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Covid, le possibili riaperture ad aprile: chi è pro e chi è contro

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Dopo Pasqua si torna alle lezioni in presenza a scuola fino alla prima media anche nelle zone rosse, ma fino al 30 aprile vietati gli spostamenti, saracinesche abbassate per bar e ristoranti e zona gialla cancellata. Posticipata a data da destinarsi la riapertura di palestre e teatri. Tensioni nella maggioranza con chi spinge per un allentamento delle restrizioni.

Almeno fino a maggio l’Italia resta chiusa, ma si iniziano a delineare dei leggeri allentamenti delle restrizioni a partire dal mese di aprile. Il governo ha confermato la linea del massimo rigore anche dopo Pasqua, ma alcuni studenti potranno tornare a scuola in presenza

Consentite le lezioni in aula fino alla prima media nelle zone rosse, mentre in quelle arancioni saranno in classe tutti gli studenti fino alla terza media e al 50% quelli delle superiori

Fino al 30 aprile restano sospesi gli spostamenti tra le regioni, saracinesche ancora abbassate per bar e ristoranti e zona gialla cancellata

La riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri è rimandata a data da destinarsi

“Le misure adottate finora ci hanno dato un primissimo segnale di rallentamento, ma la situazione è ancora delicata”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza

La scelta di prolungare la stretta ancora per un altro mese è stata condivisa nella cabina di regia, ma ha provocato comunque tensioni nella maggioranza, in particolare da parte della Lega

“È impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile” sostiene il leader della Lega Matteo Salvini

Da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi arriva uno spiraglio su un possibile cambio di direzione in base alla situazione epidemiologica. “È desiderabile riaprire – ha detto – la decisione se farlo o meno dipende dai dati”

D’accordo con Draghi è anche il segretario del Pd Enrico Letta che ritiene “molto importante quello che ha detto il presidente Draghi sulle riaperture che dipendono dai dati, ha detto semplicemente la verità”

Dello stesso avviso il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni che, a Sky TG24, ha detto: “Se i dati lo consentissero si dovrebbe ragionare sulle riaperture. Dobbiamo monitorare i dati da qui al 7 aprile e vedere se consentono una lieve riapertura, sempre con prudenza e responsabilità. Ci sarà un nuovo Def, ma il vero sostegno agli Italiani è tornare a lavorare, a vivere e produrre”

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