L’USB ha rilevato difficoltà organizzative nella gestione degli spazi, nell’organizzazione delle sale operatorie e dei percorsi Covid; la cronica carenza di personale e turni di lavoro massacranti; ingiustificabili disparità di trattamento tra i lavoratori; la mancanza di dispositivi medici fondamentali come le barelle biocontenitive.
Il presidio rientra nel calendario di appuntamenti organizzato che USB sta tenendo in tutti i principali Ospedali della Campania per chiedere assunzioni, salari dignitosi, stop al precariato nella sanità pubblica.
La Federazione del Sociale, settore vicino alle nuove forme del lavoro atipico, partecipa al presidio per denunciare lo stato di sofferenza dei tanti lavoratori assunti a tempo determinato nelle USCA e nei presidi ospedalieri e di coloro che operano come dipendenti o lavoratori a partita IVA presso centri sanitari privati e convenzionati.