Nuovo decreto Covid: le regole per bar, ristoranti, palestre e teatri

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Fino al 30 aprile tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Quindi varranno le regole usate finora per queste fasce di rischio. Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture.

Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri

BAR E RISTORANTI – Restano chiusi. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti

In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: – dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni – dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25)

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti

È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati

PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI – Aperti in zona arancione, restano invece chiusi in zona rossa

PALESTRE E PISCINE – Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP

Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto

Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale

CINEMA E TEATRI – Ancora niente aperture fino al 30 aprile

Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto

MUSEI – Ancora chiusi fino al 30 aprile, ma anche per i musei, se la verifica di metà mese darà esito positivo, ci potrebbe essere una riapertura

5 Commenti

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  • c’è ne faremo una ragione….imbecilli pensano a queste fragnacce quando ogni giorno in questa guerra maledetta che potremmo vincere facilmente chiudendo tutto per 6 mesi, muoiono 500 persone al giorno di covid…imbecillità umana e melme umane chi non mette la salute al primo posto

  • È consentito, non è consentito…sembra la “penna” di Conte. Si deduce che quindi la medesima linea sia eterodiretta. È la Costituzione italiana che non consente a nessuno di voi di emanare norme di questo tipo e consente ai cittadini di essere liberi. Tutto illegittimo

  • La Costituzione consente di essere liberi?
    ???
    Senza limiti o tutele nell’interesse collettivo????
    Quando inizi ad andare a zappare è sempre troppo tardi.

  • Almeno Conte diede ristori a tutti, questo governo draghi ha fatto in modo che solo chi non dichiara o chi non paga le multe traggano beneficio, e allora infrangiamo tutti le regole perché questo si meritano

  • Quale sarebbe l’interesse collettivo? Contenere l’epidemia? Ogni giorno ci sono aumenti di contagi nonostante i negozi siano chiusi come tu voglia che siano. Quindi non è cambiato nulla rispetto a quando erano aperti. NULLA. La zappa dovresti dartela tu sui piedi. Che poi come se andare a zappare fosse così facile o mestiere da imbecilli, quando non sai nemmeno di che parli, magari a lavorare non sei mai andato.
    Ti saluto e mi raccomando tutela la salute collettiva stando a casa.
    Indossa la mascherina eh!

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