Un primo intervento è stato eseguito dalle Fiamme Gialle della 1ª Compagnia di Salerno che, a seguito di una segnalazione al numero di pubblica utilità “117”, si sono recate presso la sede di un grossista, nella zona industriale della città, rinvenendo quasi 1.700 mascherine “FFP2” che, secondo gli investigatori, non rispecchiavano i requisiti essenziali di qualità stabiliti dalla normativa vigente.
I successivi approfondimenti hanno inoltre consentito di ricostruire la filiera di distribuzione, rintracciando così un punto vendita di Giffoni Valle Piana (SA), presso il quale le mascherine erano già state messe in commercio.
Sempre qualche giorno fa, i Finanzieri della Compagnia di Cava de’ Tirreni (SA) hanno a loro volta scoperto un negozio di elettronica del centro metelliano in cui i dispositivi commercializzati erano del tutto sprovvisti del marchio comunitario.
Si tratta di circa 30 mila tra mascherine e termoscanner, senza neanche la descrizione in lingua italiana, forniti da una rivendita di Fisciano (SA), dove i militari, durante un successivo sopralluogo, hanno trovato ulteriori 8.000 pezzi non a norma.
Al termine delle due attività di servizio, sono stati così sottoposti a sequestro un totale di circa 40.000 prodotti irregolari, del valore commerciale complessivo di oltre 220 mila euro, (ANSA).
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