L’attività estiva è per il personale scolastico e gli studenti su base volontaria, mentre per quanto riguarda i progetti quelle del ministero dell’Istruzione sono indicazioni e ogni scuola potrà fare le scelte in assoluta autonomia
I finanziamenti a ogni scuola verranno erogati in base al numero degli studenti e, secondo le stime e le simulazioni del ministero, la cifra media per ogni istituto ammonterebbe a 18mila euro
I progetti di socializzazione potranno essere realizzati in sinergia con le associazioni che aderiscono al bando del Terzo Settore
“Stiamo mettendo a punto – ha detto il ministro Bianchi – un lavoro con gli enti locali per permettere a tutti, in particolare i più fragili, nelle zone più difficili di fare l’esperienza delle scuole estive”
L’assessore all’Istruzione dell’Abruzzo Pietro Quaresimale – che ha partecipato a un incontro con le Regioni, l’Anci, l’Upi e alcuni responsabili del Miur per delineare il Piano – ha spiegato che il ministero dell’Istruzione intende sottoscrivere un accordo con tutte le Regioni per la realizzazione di attività educative da parte delle scuole nel periodo che va da giugno a settembre
“Al centro del progetto secondo le intenzioni del ministero dell’Istruzione – ha detto l’assessore Quaresimale – c’è la realizzazione di attività che vanno dal recupero degli apprendimenti fino all’accoglienza, dalla socializzazione fino agli aspetti ricreativi”
“Il progetto del ministro Bianchi è in fase embrionale, anche se sono state già individuate le fonti di finanziamento, le risorse che verranno erogate ad ogni scuola e i criteri di suddivisione delle stesse”, ha detto Quaresimale
“In questo senso – ha proseguito l’assessore regionale – il ministero ha predisposto un calendario di massima nel periodo estivo”
“Per le regioni del Sud la quota di risorse messa a disposizione potrebbe essere più alta grazie all’utilizzo dei fondi Pon (Piano operativo nazionale) di provenienza europea. Aspettiamo la stesura finale del piano del Ministro Bianchi”, ha concluso l’assessore