Questo nonostante il Governo abbia sancito nel DL, a partire dal 7 aprile prossimo, la ripresa dell’attività scolastica in presenza in maniera eguale ed uniforme su tutto il territorio nazionale, fino al primo anno della scuola secondaria di primo grado anche in zona rossa, restringendo il potere di deroga in materia di Regioni e Sindaci a ben definite ed estreme condizioni.
Tutto ciò proprio al fine di evitare quanto già verificatosi nei mesi scorsi, vale a dire che alcuni studenti italiani, in particolare campani e pugliesi, venissero discriminati e penalizzati da ripetute ordinanze di chiusura delle scuole emanate dai Presidenti regionali e dai Sindaci di alcuni comuni, ordinanze spesso rivelatesi illegittime, come peraltro più volte stabilito proprio dai Tribunali amministrativi di Puglia e Campania.
La deroga attualmente è infatti consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità, dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. Cosa che risulta essere alquanto improbabile dopo oltre 4 settimane di chiusura delle scuole per la Campania e 3 per la Puglia, a seguito della loro collocazione in zona rossa.
L’associazione “Scuole Aperte Campania” e il Coordinamento “La scuola che vogliamo – Scuole diffuse in Puglia” intendono pertanto segnalare alle autorità competenti l’ennesima anomalia che si sta verificando in queste regioni, già duramente penalizzate nei mesi scorsi, e chiedono di vigilare affinché il principio dell’uniformità delle norme nazionali, invocato dal Governo stesso, sia finalmente applicato senza alcuna distinzione.
- Associazione “Scuole aperte Campania”
- Coordinamento “La scuola che vogliamo- Scuole diffuse in Puglia”
Siamo già a tre sindaci che hanno rimandato l’apertura: Sarno, cava dei tirreni e postiglione!! Vergognatevi!! Siete dei buoni a nulla!!
Lasciamo passare qualche settimana e poi ne riparliamo…