I militari dell’arma hanno individuato un condotto utilizzato per lo scolo dell’acqua piovana dove confluivano una parte degli scarti zootecnici prodotti dall’azienda. Il condotto andava ad alimentare il canale consortile che durante il suo percorso veniva utilizzato da diverse aziende agricole per l’irrigazione dei prodotti ortofrutticoli prima di sfociare nel fiume Sele dopo circa un chilometro. L’attività di controllo è nata a seguito di diverse segnalazioni giunte dai cittadini e proprietari delle aziende agricole che segnalavano come l’acqua che utilizzavano per lo loro colture, più volte, oltre ad avere colori strani emanava odori nauseabondi.
L’individuazione dell’azienda e stata possibile grazie all’utilizzo dei droni dei vigili del fuoco che hanno individuato e monitorato il canale oggetto d’indagine. Il titolare, come detto, è stato deferito all’ autorità giudiziaria di Salerno a cui dovrà rispondere per il reato previsto in materia di rifiuti e inquinamento ambientale punibile con l’arresto fino a due anni e con l’ammenda da tremila euro a trentamila euro.
Carcere subito per questi generi di reati. Il reato ambientale in questo periodo storico, non è più tollerabile, perchè il mondo si trova quasi su di un punto di non ritorno, quindi bisogna prevenire e punire duramente sia con il carcere che con la confisca dei beni, senza possibilità di appello.