“In questa battaglia di civiltà l’amministrazione con l’allora sindaco, Vincenzo De Luca, diede il proprio contributo creando nei fatti una società che ha da un lato garantito stabilità e dignità ai lavoratori evitando sotto-salario e lavoro nero, ma dall’altro si è rivelato un efficiente strumento di tutela del territorio per una Salerno sempre più decorosa e vivibile”.
“A nessuno è consentito sparare attacchi gratuiti, strumentalizzando spesso episodi come quelli che riguardano il centro storico, dove è chiaro che il vero problema è rilanciare la raccolta differenziata ma soprattutto svolgere un’attività reale di controllo che permetta di evitare la creazione di micro discariche, con deposito dei rifiuti che avvengono spesso in maniera incontrollata e fuori dall’orario consentito”.
“Quello che oggi sta avvenendo con le dimissioni del presidente Ferraro, non è più tollerabile, allo stesso va il ringraziamento di aver gestito sulla scia dei predecessori un ragionamento di una società industriale, con piani produttivi certi e con l’obiettivo di una stabilità occupazionale. Ciò nonostante, non è pensabile che vi sia una tale precarietà di amministratori, non se lo può permettere la società e non se lo può permettere la proprietà che è esclusiva del Comune di Salerno”.
Rispoli, ovviamente, difende le maestranze: “I lavoratori di Salerno Pulita amano la loro città e lo dimostrano quotidianamente con il loro impegno e non si può permettere a nessuno di speculare, strumentalizzando episodi singoli ammesso che gli stessi siano realmente avvenuti. È ora che l’amministrazione comunale di Salerno, che rappresenta la proprietà della società, intervenga e rompa gli indugi dando un assetto stabile all’azienda. Lo chiede la città, lo chiedono i lavoratori, lo chiedono le organizzazioni sindacali”.