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Italia in controtendenza: regioni in arancione con 718 morti. Quasi 19mila casi

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 Sono 18.938 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +17.221, qui il bollettino). Sale così ad almeno 3.736.526 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 718 (ieri sono stati +487), per un totale di 113.579 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 3.086.586 e 26.175 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +20.229). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 536.361, pari a -7.969 rispetto a ieri (-3.507 il giorno prima), in flessione per il quarto giorno di fila.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri. Ecco il punto massimo della curva in oscillazione. Molto più basso del picco segnato nella terza ondata, di oltre 26 mila casi, datato venerdì 12 marzo. Il trend della curva è in discesa lenta. Basta confrontare i dati odierni con quelli dello scorso venerdì (2 aprile) — lo stesso giorno della settimana scorsa — quando sono stati registrati +21.932 casi con un tasso di positività del 6,6%. Si riduce anche l’indice di trasmissione Rt: ora è 0,92 rispetto a 0,98 della settimana scorsa. «I dati risentono del periodo festivo per Pasqua», precisa il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza «nelle prossime settimane» ci saranno le condizioni «per una graduale ripartenza». Gli esperti raccomandano prudenza: le nuove infezioni sono comunque tante e non tutte le regioni hanno nuovi positivi in riduzione.Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 12,2 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 3,7 milioni. Qui la mappa aggiornata ogni sera e qui i dati in tempo reale del report «Vaccini anti Covid-19» sul sito del governo.
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