I dati migliori per quel che riguarda occupazione la pressione sugli ospedali e decessi per covid non bastano infatti per passare in “arancione”; l’indice Rt sulla contagiosità è ancora sopra la soglia critica e si attesta sull’1.19.
“Alcuni dei criteri scelti dal cts sono demenziali. La gravità del contagio va misurata su deceduti per Covid e terapie intensive occupate. Ci sono disparità di trattamento difficili da tollerare”, denuncia Vincenzo De Luca. “Noi oggi abbiamo come terapie intensive una occupazione del 26% e ci dicono che siamo rossi. Posti degenza occupati 37%. In Campania non c’è stata chiusura di reparti ordinari negli ospedali, nelle altre Regioni, invece, si”.
De Luca: “Solidale con chi vive sentimenti di rivolta”
Il Governatore esprime anche solidarietà per tutti i cittadini che vivono sentimenti di rabbia e di rivolta dettati dalla situazione: “La loro rabbia è giustificata. Non la violenza che condanniamo e combattiamo fermamente ma capisco la loro indignazione. Stanno tutti a passeggio e nessuno controlla nessuno, nemmeno il corretto uso della mascherina. Perchè quindi non potrebbe riaprire un teatro, un cinema, un barbiere o un ristorante con le dovute misure di sicurezza? – conclude De Luca.
La situazione sull’indice RT
Il valore nazionale scende allo 0.92, la scorsa settimana era 0.98. Sono otto le regioni con Rt puntuale sopra 1. Sardegna, Valle d’Aosta e Sicilia. Le più virtuose sono Friuli Venezia Giulia a 0.79, Emilia Romagna e Molise (entrambe a 0.81).
Nel dettaglio: Abruzzo 0.89; Basilicata 1.15; Calabria 0.93; Campania 1.19; Emilia-Romagna 0.81; FVG 0.79; Lazio 0.9; Liguria 1.19; Lombardia 0.85; Marche 0.86; Molise 0.81; Piemonte 0.9; PA Bolzano 0.91; PA Trento 0.86; Puglia 1.06; Sardegna1.54; Sicilia 1.22; Toscana 1.02; Umbria 0.97; Valle d’Aosta 1.39; Veneto 0.96.