La vittoria contro le sannite, ottenuta sul parquet del centro sportivo La Filanda, è stata sofferta, meritata. Sull’orlo del precipizio, dopo aver perso il primo set 22-25 e il secondo ai vantaggi (25-27), la P2P si è destata e ha rovesciato l’inerzia. Via le bende, i cerotti (la palleggiatrice Mileno a referto ma non utilizzata per la seconda gara di fila, a causa di un infortunio alla caviglia, sostituita dalla brava Russo), le difficoltà: fuori l’orgoglio, la rabbia, il carattere.
Conquistato per 25-22 il terzo set – chiusura di Falcucci – e con analogo punteggio il quarto, grazie al primo tempo di Marchesano, la P2P ha esultato dopo l’attacco out di Benevento nel tie break decisivo per il 15-12 finale.
“Quando la luce si è accesa, dal terzo set in poi, il nostro serbatoio era pieno – dice il coach Camiolo – e abbiamo chiuso in crescendo”. Poi mette sulla bilancia la vittoria e dice: “Questi due punti valgono quattro. E’ non solo una forma di consapevolezza dei propri mezzi, ma è anche la vittoria della condizione atletica che migliora solo giocando. Ci sblocchiamo anche in casa, dopo la pausa forzata, e abbiamo rimontato da 0-2 a 3-2”.
Lo scenario, il tour de force, il prossimo avversario: “Sarebbe stato meglio beneficiare di una settimana di lavoro ma a questo punto, per paradosso, è meglio giocare spesso, perché acquistiamo maggiore ritmo gara. Affronteremo San Salvatore Telesino mercoledì 14 aprile in trasferta e daremo il meglio per ottenere il massimo. Rispetto come sempre gli avversari ma io non devo guardare a che punto siano gli altri. Guardo, invece, a che punto sia la P2P: abbiamo bisogno di palestra, di gioco, di crescere, come stiamo facendo, in consapevolezza”.