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Vaccini: Il commissario Figliuolo gela il Governatore De Luca, nessuna deroga

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Non poteva tardare la replica del commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, dopo la “sfida” pubblica lanciata dalla Campania con il suo Presidente De Luca: «La campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n. 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid 19», così la nota del generale nominato dal Governo Draghi al posto di Domenico Arcuri.

L’obiettivo – conclude Figliuolo – resta «quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive».

Non si schiera con il suo collega campano neanche il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che invita a seguire l’iter nazionale dato dal generale Figliuolo e dal capo della Protezione Civile Curcio: «Rispettiamo sempre le indicazioni che ci vengono date. Non abbiamo mai sgarrato: credo che seguire l’età sia importante». Il Governatore lombardo, in visita al centro vaccinale della Fabbrica del Vapore di Milano, ha aggiunto «Credo che seguire l’età sia importante e che nel momento in cui ci fosse una quantità notevole di vaccini si possa fare anche qualche altro discorso».

L’ULTIMATUM DEL GOVERNATORE CAMPANIA

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto sapere pubblicamente che non è intenzionato a rispettare le direttive del Generalee commissario straordinario covid, Figliuolo, in merito alle priorità nelle vaccinazioni.

“La Campania è stata una Regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità – le parole di De Luca riportate dai principali organi di informazione online a cominciare dall’agenzia Ansa, a margine di una visita a Benevento – ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età”.

Quindi il numero uno dei campani ha motivato le sue parole: “Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta“.

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