L’evento tromboembolico sotto osservazione degli esperti della Food and Drug Administration (FDA) e dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americani è infatti esattamente lo stesso innescato in (rarissimi, lo ribadiamo) casi dopo la vaccinazione con l’AstraZeneca. A questo punto gli scienziati sospettano che dietro al rischio di coaguli di sangue nel cervello associati a carenza di piastrine vi sia la tecnologia alla base dei vaccini a vettore virale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) fa sapere che sta “seguendo da vicino” la vicenda delle trombosi segnalate in seguito alle vaccinazioni con Johnson & Johnson e precisa che “stiamo aspettando l’esito delle revisioni da parte dell’Ema e della Fda”. Allo stesso tempo, aggiunge, “monitoriamo il database mondiale delle segnalazioni di eventi avversi per vedere se vi sono stati altri casi altrove”. Ad ogni
modo, “servirà un po’ di tempo per la revisione dei dati”.
J&J, dosi consegnate ma rinviamo lancio vaccino in Europa
La Johnson & Johnson, che ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa, precisa di aver deciso di “ritardare il lancio” del proprio siero nel vecchio continente, “in un’ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee”. Lo precisa la stessa azienda farmaceutica dopo la sospensione, da parte dalle autorita’ americane, delle somministrazioni del vaccino in seguito a sei casi di reazioni rare legate alla formazione di coaguli di sangue, tra cui un decesso.
Vaccino: Crisanti, stop J&J non sorprende, governo rimoduli piano
“Non sorprendono” ne’ i casi di trombosi che si sono verificati dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson, ne’ la sospensione voluta dall’Fda. Il siero della J&J funziona come quello di AstraZeneca, è ovvio quindi che possa dare gli stessi problemi”. Cosi’ all’Agi Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. “L’importante ora”, sostiene Crisanti, “è che il governo rimoduli subito il piano vaccinale”. Per il resto, “quello che sta accadendo è del tutto normale: i vaccini hanno una loro vita che si definisce meglio con l’aumentare del numero elle persone vaccinate. E’ un processo naturale”.
Stop vaccino Johnson & Johnson, Salmaso a Sky TG24: “Si tratta di eventi rari”
“Si tratta di eventi rari”. Lo ha detto, nel corso di un intervento a “Timeline”, Stefania Salmaso, membro dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, a proposito della sospensione cautelativa del vaccino Johnson & Johnson da parte della Fda negli Stati Uniti. La scelta, che potrebbe essere una questione di giorni, è stata presa dopo sei casi di persone che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue, nelle due settimane successive alla vaccinazione.
Vaccino: dosi J&J stoccate a Pratica di Mare fino accertamenti
Le 184mila dosi di Johnson & Johnson arrivate a Pratica di Mare sono immagazzinate nei container del freddo a una temperatura di -20 gradi, in attesa che vengano fatte le verifiche sulla sicurezza del vaccino e che quindi possano essere distribuite alle Regioni. Dalla struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo, però, rassicurano sul fatto che la campagna di vaccinazione procederà come previsto sottolineando che le fiale di J&J sono solo una piccola parte e che ci sono altri vaccini – 4 milioni di dosi tra Pfizer, Moderna e Vaxzevria (ex AstraZeneca) – che saranno consegnati tra il 15 e il 22 aprile alle strutture sanitarie di tutte le Regioni.
Usa, ‘con J&J problemi simili a quelli di AstraZeneca’
“Quello che vediamo per i vaccini Johnson&Johnson e’ simile a quanto osservato con AstraZeneca”. Lo affermano le autorità sanitarie americane nel corso di un incontro per spiegare perche’ hanno raccomandato una pausa nella somministrazione del vaccino per il Covid di J&J. I problemi con il vaccino Johnson&Johnson si hanno in media nove giorni dopo la somministrazione.