Vincerle tutte, oltre a non essere semplice, potrebbe non bastare se il Lecce, dopo il passo falso con la Spal, dovesse dar vita ad una serie positiva. Ma Di Tacchio e soci vogliono provare fino in fondo a “scippare” il salto di categoria ai salentini. Per farlo, dovranno innanzitutto superare il doppio scoglio previsto dal calendario. Sabato e poi martedì, la Salernitana è attesa da due gare consecutive all’Arechi: con Venezia e Monza i granata disputeranno due autentici scontri diretti. Chi vince, può continuare a sognare. Chi resta fermo al palo, sa che dovrà passare per la roulette russa dei play off.
La squadra di Castori in stagione non sempre negli scontri diretti è riuscita ad esprimere appieno il suo valore (la debacle di Lecce è solo l’ultima testimonianza al riguardo), mentre contro le “piccole” è riuscita ad essere estremamente continua. Nelle ultime cinque gare della stagione, dovendo affrontare tre squadre che occupano le prime posizioni della classifica (anche la capolista Empoli sarà di scena nel Principe degli Stadi) servirà inevitabilmente un’inversione di tendenza.
Non basterà solo non prenderle. I granata dovranno dimostrare di aver imparato appieno la lezione del Via del Mare e di poter disputare queste gare “vitali”, con atteggiamento più propositivo. Servono, poi, i gol di Djuric. Lo scorso anno il bosniaco nel finale di stagione fu decisivo per trascinare ad una salvezza tranquilla la squadra di Ventura. Ora, dopo che Tutino si è sbloccato a Chiavari, anche l’ariete granata deve dare il suo contributo per alimentare il sogno di un’intera provincia.
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