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“Salerno Socialista”: perché non ristampare il libro di Vincenzo Giordano (di E.Todaro)

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Oggi, 13 aprile 2021 ricorre il tredicesimo anniversario della morte di Vincenzo Giordano e se non fosse stato per il ricordo dell’Avv. Enzo Maraio, Segretario Nazionale del PSI, potremmo scrivere, per la distrazione e il silenzio istituzionale, sul Sindaco di Salerno dalle ‘mani pulite’, che non teneva in tasca, sic transit gloria mundi.

Vincenzo Giordano da Sindaco ha sempre rivendicato la propria autonomia e in qualche caso si è anche rifiutato di seguire alcuni interessati suggerimenti di chi al vertice rappresentava l’emblema socialista: il garofano

Cosa ha rappresentato Vincenzo Giordano per il PSI e per Salerno nel suo ruolo di Sindaco che amava camminare solo ed a piedi con sotto il braccio la sua fidata cartella? E’ nella trasformazione in meglio della “sua città”

Vittima inconsapevole di un infernale meccanismo giudiziario patì da innocente la detenzione. Il tempo, quando era ormai tardi, gli ha dato ragione

Io ho avuto il privilegio di riordinare le sue tante voluminose carte racchiuse nel volume a sua firma “Salerno Socialista”.

In questa delicata avventura mi fu di grande ausilio il parere vincolante di un altro socialista doc, il penalista Lorenzo Di Bello

E’ un libro che vale la pena di ristampare. Sarebbe un omaggio alla memoria del Sindaco Socialista di Salerno, Vincenzo Giordano, se tale compito lo assumesse la Segreteria Nazionale del PSI.

Parafrasando la commemorazione di Filippo Turati in memoria di Giacomo Matteotti vale la frase: Vincenzo Giordano non è di qui morti che il tempo dissolve e distrugge”

di Enzo Todaro

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