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Cento anni dalla nascita Settimia Spizzichino, a Cava de’Tirreni deposta corona d’alloro

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In occasione del centenario della nascita di Settimia Spizzichino, il Sindaco Vincenzo Servalli, con il Presidente della sezione cavese dell’Anpi, Luca Pastore e l’Assessore all’Istruzione Lorena Iuliano, hanno deposto una corona d’alloro sotto la targa che intitola la strada alla sopravvissuta ai lager nazisti.

Alla cerimonia erano presenti l’ex Sindaco Raffaele Fiorillo che la insignì nel 1998 della cittadinanza onoraria, e quanti la conobbero durante i soggiorni cavesi a casa dell’amica Angela Benincasa.

“È indispensabile non perdere il valore della memoria ed è necessario ricordare – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – Settimia Spizzichino è stata una sopravvissuta alla barbarie nazista ma soprattutto una instancabile testimone degli orrori cui può degenerare l’essere umano. Il nostro compito è perpetuane il ricordo e lo faremo ancora quando usciremo da questa pandemia con altre iniziative importanti. Noi cavesi abbiamo avuto il privilegio di conoscerla e l’onore di essere considerati dopo Roma la sua città”.

All’alba del 16 ottobre 1943 il quartiere ebraico di Roma, Portico d’Ottavia, fu invaso e rastrellato dalle truppe naziste e fasciste, Settimia Spizzichino, insieme alla madre, due sorelle e una nipotina furono deportate nel campo Auschwitz-Birkenaue ed usata come cavia umana per esperimenti su tifo e scabbia. Fu l’unica sopravvissuta su 1259 persone deportate, di cui oltre 600 erano donne e più di 200 bambini, da quel rastrellamento tornarono solo in sedici.

“Riteniamo fondamentale e di grande attualità il dovere di ricordare Settimia Spizzichino come tutti i martiri del nazifascismo – afferma Luca Pastore, Presidente della sezione cavese dell’Anpi – Siamo impegnati a fare in modo che il sacrificio di tanti cavesi che hanno subito la ferocia fascista non resti nell’oblio”.

 

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