Tanto si è reso necessario in quanto parte delle spoglie dell’esemplare è protetto dalla convenzione CITES, ed erano già state oggetto di predazione da parte di ignoti. Il recupero dei resti è stato effettuato con l’ausilio dei medici veterinari dell’Asl Salerno 1, e gli stessi reperti sono stati trasportati presso il deposito del Museo Vivo del Mare, dove saranno conservati in custodia giudiziaria, e affidati al direttore scientifico.
Sarà cura del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la definitiva identificazione della specie a cui appartiene l’esemplare, mediante i rilievi morfometrici e gli esami molecolari sul DNA, qualora rilevabile. La confisca definitiva da parte dell’autorità giudiziaria permetterà che l’esemplare venga destinato a fini scientifici, didattici e divulgativi.
CITES
La convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, nota come CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), è un accordo internazionale firmato a Washington il 3 marzo del 1973 e divenuta esecutiva nel 1975, nata con l’obiettivo di tutelare le specie di animali e vegetali minacciate di estinzione, regolamentandone il commercio. lo sfruttamento commerciale è, unitamente alla distruzione degli ambienti naturali, una delle principali concause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie ed il commercio clandestino e/o illegale di specie selvatiche è ancora oggi uno dei traffici illeciti più importanti e redditizi al mondo, dopo quello di droga, armi ed esseri umani.