Il decreto attuativo deve arrivare dal ministero per le Pari opportunità e la Famiglia guidato da Elena Bonetti
Il bonus in questione non è (come altri bonus) una cifra destinata alle lavoratrici ma una serie di misure che hanno come scopo la promozione della formazione professionale delle donne che svolgono lavori domestici per offrire loro più opportunità di accesso al mondo del lavoro
Con l’intento di garantire l’inclusione femminile nel mercato del lavoro, sono stati stanziati 3 milioni di euro a partire dallo scorso anno
A differenza degli altri bonus messi in campo dal governo per contrastare la crisi economica determinata dalla pandemia, il bonus casalinghe non è un incentivo che prevede l’erogazione di un assegno
Si tratta invece di un credito di imposta che può essere investito in corsi di formazione che riguardano specialmente il settore digitale
L’intento è assicurare alle casalinghe di poter acquisire competenze professionali e poter svolgere un’attività lavorativa anche in smart working
Il bonus casalinghe 2021 spetta alle donne che si occupano a tempo pieno della cura della casa e della famiglia, non avendo altre alternative per l’inserimento nel mondo del lavoro
Per accedere al bonus casalinghe 2021, bisogna essere: casalinghe disoccupate; cittadine italiane o straniere, purché in possesso di un regolare permesso di soggiorno
Inoltre, non sono richiesti particolari requisiti Isee per poter fare richiesta del bonus
Per tutti i dettagli sulle modalità per inoltrare la domanda per il bonus casalinghe sarà un apposito decreto attuativo del ministero per le Pari Opportunità
Al momento appare molto probabile che per accedere al bonus bisognerà inoltrare l’istanza attraverso l’Inps
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