Il settore torna a chiedere certezze sul futuro con l’oggetto simbolo del proprio lavoro. Al centro della protesta il numero 419, ovvero i giorni trascorso “dal fermo delle attività produttive e culturali che vedono impiegati i lavoratori del settore” a causa delle restrizioni per la pandemia. Le richieste: fondi e sostegni economici ai tavoli interministeriali per ripartenza e riforma