C’è anche una parziale ripartenza delle attività sportive tra le novità annunciate dal premier Draghi e dal ministro Speranza. Ma la data per il riavvio suscita perplessità tra i gestori.
“Eravamo pronti a ripartire per i primi di maggio, dopo oltre un anno di chiusura. Questa è un po’ una doccia fredda”, commenta il presidente dell’Associazione nazionale impianti sport & fitness (Anif), Giampaolo Duregon.
Non è ancora chiaro per quali fasce di colore sarà concessa la riapertura di palestre e piscine. Se solo per le zone gialle o se anche per le zone arancioni
Proprio su palestre e piscine, come su molte altre attività, la Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida da presentare al governo per la riapertura “in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione” nei prossimi due mesi
Sulle palestre, le indicazioni delle Regioni prevedono due metri di distanza sia tra chi fa attività fisica, sia dentro gli spogliatoi
Ancora nelle palestre, sono previste: la misurazione della temperatura corporea, la sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo e in generale la pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine anche più volte al giorno
Le palestre, secondo il documento delle Regioni, devono anche regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni e mantenere un elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni
Anche sulle piscine, le linee guida prevedono di organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedendo postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere)
Come per le palestre l’indicazione è di igienizzare frequentemente gli attrezzi e le aree comuni, e di favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni
Le indicazioni delle Regioni prevedono poi di calcolare la densità di affollamento in vasca assicurando almeno 7 metri quadri di superficie d’acqua a persona, che il gestore dovrà quindi garantire
Tra le altre distanze che dovranno essere garantite, quella tra gli ombrelloni per le aree solarium e verdi, in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone
Tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo
Le palestre e le piscine sono luoghi di salute, non avrebbero mai dovuto chiuderle. Inutile spiegarlo al Covidlovers, lui sa solo stare a casa ad aspettare di morire
ormai è inutile lamentarsi tanto pure se aprite a maggio non verranno nuovi clienti ma solo i vecchi con l’abbonamento bloccato, e se le disposizioni so quelle di prima che non ti puoi cambiare non ti puoi fare la doccia ecc manco quelli quindi a voi le conclusioni.
Infatti il focolaio a Baronissi è iniziato in una palestra e a Sarno in una piscina.
E’ sufficiente leggere l’articolo per capire che a Salerno quelle misure di sicurezza non verranno applicate da nessuno.
Cosa ci fa una mente così acuta e preparata, come quella di Runner, a commentare anonimamente, come sto facendo ora io, su una testata giornalistica? Peccato, avremmo bisogno di te, ma non qui sopra