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Riaperture, dal 15 maggio via libera alle piscine e dall’1 giugno alle palestre

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C’è anche una parziale ripartenza delle attività sportive tra le novità annunciate dal premier Draghi e dal ministro Speranza. Ma la data per il riavvio suscita perplessità tra i gestori.

“Eravamo pronti a ripartire per i primi di maggio, dopo oltre un anno di chiusura. Questa è un po’ una doccia fredda”, commenta il presidente dell’Associazione nazionale impianti sport & fitness (Anif), Giampaolo Duregon.

Proprio su palestre e piscine, come su molte altre attività, la Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida da presentare al governo per la riapertura “in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione” nei prossimi due mesi

Sulle palestre, le indicazioni delle Regioni prevedono due metri di distanza sia tra chi fa attività fisica, sia dentro gli spogliatoi

Ancora nelle palestre, sono previste: la misurazione della temperatura corporea, la sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo e in generale la pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine anche più volte al giorno

Le indicazioni delle Regioni prevedono poi di calcolare la densità di affollamento in vasca assicurando almeno 7 metri quadri di superficie d’acqua a persona, che il gestore dovrà quindi garantire
Tra le altre distanze che dovranno essere garantite, quella tra gli ombrelloni per le aree solarium e verdi, in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone
Tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo
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