“L’assessore e deputata afferma che il presidente della commissione trasparenza poteva andarsi a leggere tutte le carte prima di chiarire il suo pensiero, proiettato a ragioni elettorali.
E bene, in primis, non ho nessun pensiero da chiarire tantomeno elettorale perché la commissione trasparenza nella sua unanimità sta svolgendo un’indagine in riferimento alla richiesta autonoma del presidente del consiglio di istituto di essere ascoltato in commissione, dopo averne riferito a organi di stampa, su una vicenda che tra l’altro la commissione aveva già trattato nel 2017 ascoltando l’allora assessora che pure ebbe parole d’elogio per il lavoro profuso.
Ed ancora – prosegue Cammarota – l’istruttoria è in corso, tanto che la commissione trasparenza ha deciso all’unanimità di ascoltare mercoledì il dirigente al quale è stato richiesto di produrre tutti gli atti pubblici ed endoprocedimentali, non noti alla commissione, come riferito nella nota stampa.
Senza contare – dice il consigliere comunale – Nessun giudizio di merito o di valore è stato espresso da alcun membro della commissione trasparenza, tantomeno dal suo presidente, ancor più perché la vicenda è in fase di indagine per accertare i fatti, raccogliere atti e documenti, e quindi fare chiarezza senza tra l’altro entrare, come pure è stato affermato proprio dal presidente nel corso dell’audizione, nelle scelte di indirizzo politico che non competono all’organo di controllo ma, legittimamente, all’amministrazione comunale.
Ed infine – conclude Cammarota – Prendiamo atto che effettivamente, nonostante ogni ragionevole dubbio, la assessora deputata ha tranciato il lucchetto rompendo la catena di un edificio ad uso pubblico”.
E’ l’effetto piedistallo. E’ ONOREVOLEEEEE!