Negli Stati Uniti le autorità sanitarie hanno già iniziato a pianificare la somministrazione di un’iniezione extra che potrebbe servire a prolungare la protezione contro il ceppo originario o fornire protezione dalle varianti. Come per i virus dell’influenza, dunque anche contro il Coronavirus Sars-Cov-2 potrebbe servire una terza dose o comunque un’iniezione extra di richiamo entro un anno dalla prima somministrazione. Lo ha affermato David Kessler, chief science officer della task force per l’emergenza Covid-19 dell’amministrazione Biden, nel corso della riunione della House Select Subcomm Committee sulla crisi del coronavirus di giovedì.