Nella petizione si chiede all’Asl di attivare in tempi brevi il percorso socio educativo dei bambini affetti da disturbo. Si tratta di ore già previste dalla delibera Asl Salerno 594/2019,
già prescritte e o da prescrivere sul Modello A dai Medici Prescrittori dell’Asl di Salerno.
Una situazione non più sostenibile che potrebbe costringere molte famiglie, in caso di mancata attivazione del percorso, ad adire le vie legali per ottenere l’erogazione delle prestazioni socio-educative per i figli anche luce del taglio drastico delle ore sanitarie, in virtù del solo criterio dell’età anagrafica.
In virtù di tale taglio di ore – sostengono le famiglie – risulta ancor più urgente l’attivazione del percorso socio-educativo, ampiamente previsto e normato dalla Asl di Salerno.
Il tutto in un contesto drammatico reso ancor più grave dalla emergenza coronavirus. E’ dunque necessario predisporre programmi educativi e abilitativi che si svolgeranno il più possibile in ambiente “naturale” con adeguata/qualificata mediazione anche dei familiari.
Tali programmi riguarderanno l’educazione domestica, la mobilità (uso dei mezzi pubblici, treni, aerei e dove possibile di auto/moto), l’educazione al lavoro possibilmente in contesti non protetti, la gestione del denaro, l’educazione alla convivenza (anche in coppia).
In ultimo, ma non meno preoccupante per le famiglie, è lo spettro di una NON sufficiente capienza del budget 2021 stanziato dall’Asl Salerno per il Metodo ABA (circa 6,5 mln), che a parere dei genitori non garantirebbe la copertura economica per l’intero 2021 per i pazienti attualmente in trattamento (a loro parere sottostimato), ed inoltre rappresenta un limite all’ingresso di nuovi bambini in caso di nuova diagnosi.