Stando all’ultimo report della cabina di regia – i cui criteri abbiamo più volte messo in discussione – quasi tutte le Regioni sono state definite compatibili con uno scenario di rischio di “tipo 1”, il più basso. Una sola Regione, la Sardegna, viene classificata come rischio 3, Sicilia e Valle D’Aosta come scenario 2.
Ricordiamo tuttavia che i dati si riferiscono all’ultimo report della cabina di regia (basato sulla settimana dal 5 all’11 aprile). Per conoscere l’esatta ripartizione dei colori delle Regioni dal 26 aprile sarà necessario attendere il nuovo, decisivo, report della cabina di Regia venerdì prossimo. E sulla base di quei dati verranno firmate le Ordinanze del Ministro della Salute.
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La mappa dell’Italia ad oggi
Ad oggi, ricordiamo, tutta l’Italia è in zona arancione ad eccezione di Sardegna, Puglia e Valle D’Aosta che sono in zona rossa. Per queste ultime due Regioni l’ultima ordinanza firmata da Speranza prevede il mantenimento in questa zona di rischio fino al 30 aprile e dunque tali territori non saranno interessati dal cambio di colore. La Sardegna invece, in linea teorica, potrebbe cambiare colore.
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Colori delle Regioni: zona gialla, arancione e rossa, ecco la possibile mappa dell’Italia dal 26 aprile 2021
Proviamo a vedere adesso quali territorio potrebbero passare in zona gialla, seppur “rafforzata”. Ovviamente il nuovo report della cabina di regia potrebbe spostare nuovamente gli equilibri, specie per quelle Regioni in bilico.
Ad ogni modo ecco chi potrebbe passare in zona gialla. Molte – quasi mezza Italia praticamente – le aree che, secondo i criteri del CTS, sono candidate nell’ingresso nella fascia di minor rischio. Eccole:
Abruzzo
Emilia Romagna
Friuli
Lazio
Lombardia
Marche
Molise
PA Bolzano
PA Trento
Umbria
Veneto
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Quali sono le Regioni in bilico tra zona gialla e zona arancione
Alcuni territorio presentano invece situazioni in bilico tra la zona gialla e quella arancione. La Calabria ad esempio, pur avendo un RT a 0.90 ha un’incidenza dei casi a 7 giorni per 100.000 abitanti pari a 184. Per quanto riguarda la pressione negli ospedali non si registrano particolari criticità con il tasso di occupazione terapie intensive (di seguito T.I.) al 31% (soglia 30%), e un’area medica al 50% (soglia 40).
Stesso discorso per la Campania – RT a 1 e incidenza casi a 238 ma T.I. e area medica entrambe sotto soglia – e Liguria con quest’ultima che ha un RT di 1 e un’incidenza casi a 165. Il Piemonte ha invece un RT molto basso (0.75) ma un’incidenza dei casi che supera le 200 unità a sette giorni. Più critica la situazione negli ospedali: qui le T.I. sono al 45% e l’area medica al 47%.
La Toscana presenta invece un RT in questo caso a 1.01 e un’incidenza casi a 209. Alto il tasso d’occupazione delle T.I. (43%) mentre sotto soglia l’area medica. Di seguito il riepilogo:
Più verso la zona gialla
Calabria
Liguria
Piemonte
Più verso la zona arancione
Campania
Toscana
Colori delle Regioni: chi sarà in zona rossa e arancione dal 26 aprile 2021
Sicuramente resteranno in zona rossa, come visto, Puglia e Valle D’Aosta. Quasi sicuramente ci resterà anche la Sardegna considerando l’RT a 1.38 anche se l’incidenza dei casi è a 161. Decisivo sarà comunque l’ultimo monitoraggio del 23 aprile.
Sicilia e Basilicata, oltre alle Regioni in bilico sopra citate, potrebbero infine finire in zona arancione. La prima ha un RT a 1.03 con un’incidenza casi a 192. La seconda invece ha un RT a 1.08 e 237 casi di incidenza a sette giorni per 100.000 abitanti.