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Parchi divertimento da luglio. Gardaland: “Inspiegabile”

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Se dal 26 aprile ristoranti, bar, palestre, cinema e teatri potranno riaprire gradualmente, non sarà così per i parchi divertimento. Secondo il nuovo decreto infatti, i parchi a tema dovrebbero aspettare il 1° luglio per aprire i cancelli al pubblico così come fiere e congressi. Ma a differenza di questi ultimi i parchi come Gardaland svolgono prevalentemente le attività all’aperto. Da qui il malcontento dei gestori

Per l’amministratore delegato del parco tematico sul lago di Garda, Aldo Maria Vigevani, sono incomprensibili le regole della prima bozza del Decreto sulle riaperture: “Draghi ci spieghi il motivo del perché i parchi vengano equiparati a fiere e congressi”

Questa la dichiarazione dell’amministratore delegato Aldo Maria Vigevani: “Non ci spieghiamo per quale motivo i parchi divertimento, che svolgono la propria attività quasi esclusivamente all’aperto, vengano associati alle fiere e ai congressi che si svolgono indoor. In Inghilterra e Usa i parchi hanno già riaperto mentre in Italia – con l’attuale scadenza per le riaperture – i parchi vengono ritenuti più pericolosi delle palestre o dei cinema che sono al chiuso!

Lo scorso anno Gardaland ha applicato un efficace protocollo di sicurezza e non è stato registrato nessun contagio tra i suoi ospiti. Gardaland, con oltre 1.500 dipendenti diretti e 10.000 occupati nelle aziende dell’indotto del Lago di Garda, rappresenta una colonna portante dell’economia italiana.”

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