“Abbiamo raccontato loro – ha spiegato alla Dire Alessandro Fusco, esperto di formazione e innovazione nel settore agroalimentare di Future Food – cosa significa un ecosistema e, insieme, abbiamo compreso l’importanza di proteggerlo. Abbiamo esplorato un pianeta in cui è tutto interconnesso, dove suolo, acqua e clima fanno parte dello stesso ecosistema. Mi ha molto colpito la frase di un bambino, secondo cui “L’erba e i fiori sono direttamente collegati al cuore”. Per noi è tutto, in questa frase si esprime tutto ciò in cui crediamo”.
“I bambini – ha detto Margherita Tiriduzzi, ricercatrice di Future Food – si sono sorpresi quando hanno capito che collegamenti ci sono tra gli elementi oggetto delle nostre lezioni, e cioè suolo, acqua e clima. Hanno compreso loro stessi di far parte di un ecosistema di elementi. Abbiamo quindi condiviso con loro gli obiettivi di sviluppo sostenibile, notando che hanno una sensibilità molto spiccata. Sono convinta che faranno delle buone azioni negli anni futuri”.
“I bambini di Pollica – ha sottolineato Erika Solimeo, ricercatrice di Future Food – provano un amore viscerale per la loro terra e soprattutto per il mare. Molte delle loro famiglie lavorano nel settore ittico e hanno contatti diretti con l’emergenza delle plastiche che inquinano il mare”. Diversi alunni hanno raccontato con stupore un’esperienza vissuta in prima persona: le reti da pesca che raccoglievano plastica e non pesci o tartarughe che la plastica l’avevano ingerita.
“I ragazzi – ha spiegato – hanno condiviso con noi disegni, cartelloni e hanno fatto un giuramento”, incidendo una nota frase di Greta Thunberg: “Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo”.