Si sapranno come sempre nella giornata di domani, con il consueto monitoraggio settimanale, quali saranno i colori dell’Italia, e di conseguenza, quali le regioni gialle. Dopo diverse settimane di restrizioni, i numeri del contagio sono diminuiti in maniera sensibile, a cominciare dai posti letto occupati nelle terapie intensive, di conseguenza, saranno diverse le regioni che potranno tornare a respirare a partire da lunedì prossimo, 26 aprile. Ma quali dovrebbero essere le regioni gialle da settimana prossima?
Per la prima volta potremmo avere un’Italia quasi completamente di colore chiaro visto che le regioni a rischio moderato potrebbero essere undici, ma si parla anche di dodici, forse addirittura 13, a cominciare dalla Lombardia, che tornerà così nella colorazione più tenue dopo circa due mesi dall’ultima volta. Non dovrebbero esservi sorprese visti i dati, a cominciare dall’Indice Rt e dai contagi, così come non sembrerebbero esservi dubbi in merito ad un altro maxi gruppo composto da Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, con le aggiunta delle due province autonomo di Trento e Bolzano.
Sono invece in bilico fra l’arancione e il giallo, Molise, Calabria e Sicilia, che probabilmente resteranno un’altra settimana in arancione cosi come la Campania, mentre non sembrano esservi novità per le tre regioni al momento rosse, leggasi Puglia, Sardegna e Valle Aosta. Fa specie il caso dell’isola sarda, l’unica regione fino ad oggi in grado di ottenere il tanto agognato bianco, ma che nel giro di meno di un mese è passato appunto da “nessuna restrizione”, fino ad una sorta di nuovo lockdown. In attesa dei dati ufficiali comunicati domani, ricordiamo che dal 26 aprile potranno riaprire i bar e i ristoranti, ma solo all’aperto, e sarà consentito anche lo sport di contatto. Riapriranno dopo mesi anche cinema, teatri, musei e mostre, ed inoltre ci si potrà spostare fra regioni, ma solo per turismo (con il green pass), o eventualmente per lavoro/esigenze.