“In considerazione delle condizioni climatiche via via più favorevoli, laddove il contesto lo consenta, si richiama la possibilità che le attività didattiche siano svolte all’aperto. Esistono già tante esperienze e reti che, negli anni, hanno prodotto materiali utili a favorire la realizzazione della “scuola all’aperto”. In questa sede ci si limita a risaltare la valenza inclusiva – non solo per i primi gradi di istruzione – dell’osservazione della natura, dell’apprendimento tramite l’esperienza diretta, dell’esercizio della coltivazione, dell’orienteering.
La “scuola all’aperto” costituisce inoltre occasione di cura dei “mali” sofferti per la pandemia e di socializzazione dell’apprendimento anche con il mondo circostante”. Lo scrive il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Stefano Versari nella circolare inviata in queste ore alle scuole in vista della ripresa della scuola il 26 aprile.
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