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Superbonus, cos’è e come funziona l’agevolazione per lavori di efficientamento energetico

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Previsto dal Decreto Rilancio, è al centro del dibattito politico per l’inserimento della proroga fino al 2023 nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU

L’accordo politico sul Recovery Plan passa dal Superbonus. La proroga fino al 2023 dell’agevolazione per i lavori di efficientamento energetico è al centro del dibattito, con diversi partiti che vorrebbero fosse inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Fonti di governo hanno però fatto sapere che non sono previste modifiche alle bozze del testo del PNRR, ma potrebbe esserci una valutazione sulla misura e sulla sua eventuale estensione a settembre nell’ambito della discussione della prossima Legge di bilancio

Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici

Sono previsti ulteriori sei mesi di tempo (fino al 31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo

Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da condomìni, persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento, e persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, proprietari (o comproprietari con altre persone fisiche) di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate

Valgono anche gli interventi effettuati da Istituti autonomi case popolari (Iacp) comunque denominati o altri enti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”. Per tali soggetti, l’agevolazione riguarda le spese sostenute entro il 30 giugno 2023, se alla data del 31 dicembre 2022, siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo

Possono usufruire del Superbonus anche cooperative di abitazione a proprietà indivisa, Onlus, associazioni di volontariato e associazioni di promozione socialeassociazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi

Gli interventi che rientrano nel Superbonus sono divisi in principali o trainanti e aggiuntivi o trainati

Nei primi rientrano interventi di isolamento termico sugli involucri; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; interventi antisismici, per i quali la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021

Oltre agli interventi trainanti, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico

Si tratta di interventi di efficientamento energetico; installazione di impianti solari fotovoltaici; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e) del TUIR)

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi

In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante

La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi; di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti); di istituti di credito e intermediari finanziari

Fra i più strenui sostenitori del Superbonus c’è il M5s. Fonti hanno fatto sapere: “Per il M5S la proroga del superbonus a tutto il 2023 è indispensabile“. “Per il M5s sarà molto difficile dire sì al PNRR qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione”, hanno detto ancora alcuni senatori in una nota. “Sono già previsti anche ulteriori 18 miliardi per il Superbonus 110%, più di 10 nel Pnrr e 8 nel fondo investimenti“, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Anche Giuseppe Conte ha spiegato che “la transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica. In quest’ottica, il Superbonus 110% è una misura fondamentaleLa presenza del Superbonus nel Pnrr è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura”

Anche il Partito democratico è in pressing per la proroga del Superbonus al 2023, con il segretario Nicola Zingaretti che su Facebook scrive: “Su #superbonus si sta andando avanti e bene. Può essere una svolta vera. La Regione Lazio ha lanciato un piano da 330 milioni per rigenerare dal punto di vista energetico 12mila case popolari nelle periferie di Roma. Uno dei più grandi investimenti sulla rigenerazione urbana nella storia della Capitale. È molto importante che il Governo proroghi fino al 2023 uno strumento rivoluzionario”

Anche Forza Italia è a favore della proroga del Superbonus. Secondo fonti del partito, il ministro Maria Stella Gelmini ha sentito il collega dell’Economia Daniele Franco, chiedendo, a nome di Forza Italia, chiarimenti sul Superbonus. I circa 18,5 mld stanziati dal Pnrr finanzierebbero, infatti, il 110% solo fino a fine 2022. Il ministro dell’Economia, nell’ambito della discussione sul Recovery Fund, ha dato garanzia – affermano le stesse fonti – che per il 2023 le risorse saranno indicate dalla prossima Legge di bilancio

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