La cultura è una parola grossa che incute rispetto, che da’ soggezione ma non a tutti. Ci sono anche quelli più coraggiosi e preparati che la incontrano con disinvoltura e tranquillità e ne dispongono con autorità.
Essi ne conoscono il funzionamento la usano nei modi giusti e si nutrono alla fonte ubriacandosene lentamente Troppo spesso pero’ il loro grande spirito di sapere li inganna e poverini, sono costretti ad elargirne un po’ .
Ed e’ cosi’ che noi ignorantoni ,riusciamo ad avere qualche piccola concessione e riusciamo a coglierne i vantaggi, ricorrendo anche a meschini trucchi.
Quali?
Per esempio rileggendo dieci o anche venti volte, quello che ci hanno offerto sui libri o sui giornali, oppure registrando le loro apparizioni televisive e rivedendole poi con la moviola, dieci o venti volte , per capirne qualcosa. Ovviamente il tutto eseguito con vocabolario alla mano e traduttori .
E se per caso ci dovesse capitare di sentire dal vivo la loro voce, di vedere di fronte a noi questo’ nume dello scibile’, possiamo andar fieri di aver vissuto questa esperienza.
Lui parlerà e dirà e spiegherà’ e noi saremo lì, ad ascoltarlo in religioso silenzio, senza capire niente, come è nell’ordine normale delle cose, fatte dai grandi uomini che si dicono colti e da uomini semplicemente uomini, che sanno di essere ignoranti!
di Claudio Tortora
Commenta