Secondo il New York Times, alcuni scienziati Usa pensano che il raggiungimento negli Stati Uniti è improbabile, ma che il Covid diventerà una minaccia gestibile vaccinando soprattutto le persone più vulnerabili. In Italia Figliuolo conta di raggiungerla “per la fine di settembre”. Nel mondo una delle ipotesi è “entro marzo 2022”.
L’immunità di gregge consiste nel raggiungimento di una quota di persone vaccinate grazie alla quale la circolazione dei virus si ferma, proteggendo di fatto anche chi non si vaccina o non può vaccinarsi
La soglia da raggiungere si è alzata: all’inizio era stimata intorno al 60-70% della popolazione ma poi, anche a causa delle varianti (quella inglese, predominante, è circa il 60% più trasmissibile), si è alzata ad almeno l’80%. E non è escluso che in futuro salga ancora, soprattutto se dovessero sviluppare varianti ancora più contagiose o se si dovesse scoprire che le persone vaccinate possono ancora trasmettere il virus
Gli esperti sono divisi: c’è chi ritiene l’immunità di gregge un obiettivo plausibile nei prossimi mesi e chi invece è scettico per diversi motivi. Ad esempio per il rischio rappresentato dalle varianti, che potrebbero aggirare i vaccini; per il fatto che non si sa ancora se i vaccini impediscano del tutto la trasmissione del virus; perché le vaccinazioni non procedono in modo uniforme in tutti i Paesi del mondo; perché non sappiamo quanto duri l’immunità fornita dai vaccini
Il raggiungimento dell’immunità di gregge negli Stati Uniti è improbabile nel futuro a breve termine e forse anche a più lungo termine. Secondo quanto riporta il New York Times, è questa la convinzione che si sta diffondendo fra gli scienziati e gli esperti di sanità pubblica Usa
A pesare sono le vaccinazioni che rallentano e lo scetticismo sulle inoculazioni: l’idea che sta prendendo piede, riporta il quotidiano, è che il Covid diventerà una minaccia gestibile che continuerà a circolare negli Stati Uniti per anni continuando a causare ricoveri e morti anche se in numeri più contenuti. “Il virus sta cambiando rapidamente, le nuove varianti si stanno diffondendo facilmente e le vaccinazioni procedono troppo lentamente per il raggiungimento dell’immunità di gregge a breve”, scrive il NYT
L’anno scorso quello dell’immunità di gregge sembrava un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, ora invece sembrerebbe meno importante. Alcuni esperti Usa, sempre secondo il NYT, nonostante l’arrivo dei vaccini considerano l’immunità di gregge ancora “un miraggio” e un obiettivo fuori portata. Aggiungono, però, che raggiungerla non “importa più” come prima: vaccinare una buona quota di popolazione, soprattutto i più vulnerabili, potrebbe essere sufficiente per ripristinare la normalità e convivere con il virus
Ad avvalorare questa ipotesi di possibile convivenza con il virus anche senza immunità di gregge, ma con una buona quota di popolazione vaccinata, secondo alcuni esperti sono anche i dati che arrivano dai Paesi più avanti con le vaccinazioni: anche se non è stata raggiunta l’immunità di gregge, i numeri indicano che i contagi sono crollati, così come i ricoveri e i decessi
Il virus, quindi, potrebbe diventare gestibile senza più bisogno di misure restrittive radicali, quasi come un’influenza. “La gente pensava che non saremmo mai riusciti a ridurre le infezioni finché non avremmo raggiunto questo livello ‘mistico’ di immunità di gregge, qualunque fosse il suo numero. Ecco perché abbiamo smesso di usare l’immunità di gregge nel senso classico. Dimentichiamola per un secondo. Se vacciniamo abbastanza persone, le infezioni diminuiranno”, ha detto Anthony Fauci, consigliere dell’amministrazione Biden sul Covid-19
Alcuni esperti sono quindi più ottimisti perché non ritengono che gli effetti dell’immunità di gregge si vedranno solo quando la circolazione del virus sarà completamente scomparsa. “Non stiamo cercando di eradicare Covid-19, cerchiamo semplicemente di interrompere la trasmissione incontrollata del virus”, ha spiegato alla Cnbc Dale Fisher, esperto di malattie infettive della National University of Singapore. “In questo senso, l’immunità di gregge è un obbiettivo possibile”
Il problema dell’immunità di gregge sta anche nel fatto che il vaccino ha difficoltà a raggiungere alcuni strati della popolazione. Inoltre, ricordano gli esperti, l’immunità di gregge non sarà mai completa senza la vaccinazione dei bambini
Le considerazioni sugli Stati Uniti valgono ovviamente anche per gli altri Paesi. “Sarà comunque impossibile arrivare almeno in futuro a una immunità di comunità senza vaccinare i minorenni, tenuto conto che anche una quota di adulti non vorrà o non potrà vaccinarsi”, ha commentato al Corriere della Sera l’immunologa Antonella Viola, docente di Patologia all’Università di Padova
Ha aggiunto: “Molto dipenderà anche da come muta il virus e da come risponde il nostro sistema immunitario: se l’immunità parziale acquisita sarà sufficiente per bloccare gli effetti più gravi del virus è verosimile che Covid-19 comincerà ad assomigliare a un’influenza, a causa della quale ogni anno contiamo alcune vittime, ma che in genere non provoca malattia grave. Se invece il virus inizierà a eludere la risposta immunitaria indotta dai vaccini, anche a causa dell’emergere di varianti, ci vorrà più tempo per far si che si comporti come un’influenza stagionale”
Secondo il commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo, in Italia entro “la metà di luglio il 60%” delle persone “dovrebbe aver avuto la prima e la seconda dose” di vaccino. Il generale ha aggiunto che, in base ai piani, l’immunità di gregge all’80% è “auspicata per la fine di settembre”
Anche Roberto Cauda, infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma, ha dichiarato che “secondo diversi modelli matematici raggiungeremo l’immunità di gregge in autunno“. Ad ottobre, proseguendo all’attuale ritmo di vaccinazioni
Per quanto riguarda l’Europa, il fondatore della Biontech Ugur Sahin ritiene che “fra fine maggio e fine giugno sarà possibile raggiungere il 50-60% di immunità per la popolazione in Europa”. Anche lui ha ribadito che in futuro sarà importante vaccinare anche i bambini e “per rafforzare l’immunità di gregge”
E l’immunità di gregge nel mondo? Lo scorso gennaio i ricercatori dell’Oms hanno dichiarato che non sarà possibile raggiungere qualcosa di simile all’immunità di gregge nel corso del 2021, almeno a livello globale. Uno dei motivi è l’impossibilità di produrre abbastanza vaccini per l’intero pianeta in tempi rapidi. Questo vuol dire che in alcuni Paesi il vaccino non arriverà e, in un mondo globalizzato, è difficile circoscrivere il virus
Secondo la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (IFPMA), è “fattibile” l’obiettivo di produrre 10 miliardi di dosi di vaccini anti-Covid entro il 2021. Una quantità che, secondo un rapporto della Banca mondiale, dovrebbe essere sufficiente per raggiungere l’equità globale nella distribuzione e ottenere l’immunità di gregge a livello mondiale entro marzo 2022. Ma IFPMA lancia anche un allarme: c’è una carenza globale di alcuni componenti per la produzione, dai lipidi per i vaccini mRNA a tubi e sacchetti di plastica