Ma sin da subito la notizia della positività della donna, che non mostrava sintomi, non ha convinto. L’estetista è conosciuta non soltanto per la sua professionalità, ma soprattutto per accortezza e responsabilità nella vita quotidiana. Numerosi, infatti, i messaggi di vicinanza e solidarietà giunti a mezzo facebook all’indirizzo della donna.
Per vederci chiaro, venerdì, con i suoi familiari, si è sottoposta a un tampone molecolare presso un laboratorio privato. Risultato: tutti negativi.
Negatività confermata anche dal nuovo test effettuato ieri all’USCA di Maiori. Stamani stesso risultato al test sierologico.
Naturalmente test negativi anche per le persone rientranti nella catena dei contatti della donna, per una settimana costretti all’inutile isolamento.
Ad oggi a Minori risultano soltanto cinque casi di positività al Covid, non collegati a questa vicenda.
Solo grazie alla caparbietà e all’intuito della donna, supportata dalle due figlie, è venuta alla luce la situazione reale.
A Minori soltanto un falso allarme, dunque, generato da un errore umano che ha tenuto un intero paese col fiato sospeso
Il Vescovado
i test tamponi pcr danno falsi positivi per il 97% dei casi per come sono fatti in italia (35 cicli minimo), lo stiamo dicendo da un anno e più. Tutto è dimostrato scientificamente ma i covodioti e politici corrotti o imbecilli non sono in grado di capirlo, oppure hanno interesse a portare avanti la truffa.
Invece i test rapidi danno positiva pure l’acqua di rubinetto e il succo di mela, il caffè, la pepsi.. una garanzia. Lo stiamo dicendo da un anno ma niente, i covidioti non ci credono, a loro il finto virus piace, così fanno i nullafacenti a reddito garantito sul divano a dormire
Non è un errore umano ma strumentale e analitico. La scienza non è dogma. I falsi positivi sono all’ordine del giorno. Il test PCR non è il più adatto a fare diagnosi il nelle condizioni attuali di utilizzo e di conoscenza della virus.
Quale errore umano? I test rapidi non funzionano e generano il 30% di falsi positivi, c´é la ricerca pubblicata da Crisanti, insabbiata per non dar fastidio ad una nota azienda. E i danni chi li paga?