La posizione italiana è stata resa nota dal presidente del consiglio durante la cena dei leader europei, in chiusura della prima giornata del Social Summit ad Oporto.
Draghi ha mostrato sostegno alla linea francese di Macron di richiesta della sospensione dell’export, pertanto l’Italia insieme alla Francia farà pressione sui paesi fuori dalla comunità Ue.
Per quanto concerne i brevetti invece sostiene la posizione di Biden, scostandosi dalla linea di veto degli altri leader europei.
Il premier quindi si distacca dalla Germania e dallo scetticismo di Angela Merkel.
L’obiettivo è agire sulle filiere di produzione europee, e superare le difficoltà che stanno incontrando l’Italia ed altri paesi nella produzione di vaccini.
Inoltre sarà cruciale aiutare anche i paesi meno sviluppati, in Asia e Africa, per arginare potenziali contagi di ritorno e per questioni umanitarie.
Il 21 maggio il premier ospiterà a Roma il Global Health Summit, dove si discuterà sulla produzione e distribuzione di vaccini.
L’obiettivo primario è immunizzare le popolazioni e aumentare le produzioni.
Per raggiungerlo Draghi ritiene fondamentale la rimozione dei blocchi all’esportazione, dal momento che l’Unione Europea esporta l’80 % della propria produzione verso paesi che non esportano.
La presidente Ursula Von Der Leyen richiede una discussione sulla deroga sulla proprietà intellettuale.
Le esigenze sono l’export di dosi e gli investimenti per incrementare la capacità produttiva.
L’emergenza fa parte del presente e la necessità di vaccini è immediata.
Olindo Nuzzo