È possibile che già a partire da lunedì 17 maggio ci siano dei cambiamenti. Le ipotesi sono quelle di posticipare l’inizio della misura alle 23 o alle 24, ma c’è chi chiede di eliminarla del tutto, anche in ottica dell’imminente stagione estiva
Le Regioni, con a capo il presidente del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, hanno chiesto di spostare il rientro a casa di un’ora. Il divieto di circolazione notturno sarebbe così in vigore tra le 23 e le 5
Il sottosegretario del ministero dell’Interno Carlo Sibilia si è detto favorevole a più libertà, con la possibilità di far partire il coprifuoco alle 24
Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha chiesto di “alleggerire le misure per attirare i turisti in Italia”, anche in vista dell’eliminazione – a partire dal 15 maggio -della quarantena obbligatoria di cinque giorni per chi arriva da Paesi membri dell’Unione Europea, Regno Unito e Israele
Non c’è ancora ufficialità sulla data da cui potrebbe essere allentato, o eliminato, il coprifuoco
Il giorno potrebbe essere quello di lunedì 17 maggio
Per metà maggio il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva dichiarato di voler fare un “tagliando” delle misure restrittive attuali, sulla base dei dati sull’andamento dell’epidemia e sugli effetti delle riaperture che il Paese ha visto a partire dallo scorso 26 aprile, quando è entrato in vigore il Decreto Riaperture
Si attendono dunque i dati epidemiologici del consueto monitoraggio settimanale, previsti per venerdì 14 maggio
Al momento non è ancora stato convocato un Consiglio dei Ministri per esprimersi sul punto, ma è possibile che gli incontri si tengano nel weekend tra il 15 e il 16 maggio
Negli scorsi giorni il coprifuoco è stato eliminato in Spagna e in Belgio
Anche per questo alcuni esponenti politici, in ottica delle vacanze estive, vorrebbero accelerare l’eliminazione della misura
Diverse le posizioni nel mondo medico. Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, si è detto “nauseato dai discorsi sul coprifuoco”, ribadendo che in questo momento “serve attenzione”
Come Galli la pensa Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova: “Con il coprifuoco si riduce la probabilità che la gente si incontri e quindi il virus si trasmetta”
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, afferma invece che il coprifuoco non avrebbe “basi scientifiche”
Favorevole a uno slittamento orario anche Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, secondo cui spostare il divieto di circolazione almeno di un’ora aiuterebbe ristoratori e mondo dello spettacolo ad avere fiducia in una possibilità di ripartenza economica, mentre “non cambierebbe nulla dal punto di vista dei contagi”
che ridicoli come se il virus avesse uno orario