Nel frattempo sono anche state chiamate le compagnie di frontiera, per fronteggiare gli attacchi israeliani nelle comunità arabe.
Le operazioni militari che stanno coinvolgendo Israele e Hamas da ieri, hanno creato allerta massima tra i militanti dell’esercito israeliano che le hanno definite ‘Operazione Guardiano delle Mura’. I palestinesi hanno invece battezzato la loro attività bellica di lancio di razzi come ‘Operazione Spada di Gerusalemme’. I vertici militari credono che il conflitto andrà avanti per alcuni giorni, al momento sono circa 250 i razzi lanciati verso lo stato ebraico.
I lanci sono proseguiti fino al mattino, e la città isaraeliana più colpite risulta Ashkelon dove sono stati coinvolti alcuni civili. Il portavoce di Hamas e l’agenzia di stampa Maan, hanno fatto sapere che il bilancio ammonta a 24 vittime di cui 9 minori, e almeno un centinaio di feriti. Gli incidenti tra i dimostranti palestinesi e la polizia israeliana sono dislocati, e si sono verificati a Gerusalemme est, e nella cittadina di Lod vicino Tel Aviv.
Il portavoce militare di Hamas, Abu Odeiba, ha dato l’ultimatum ad Israele, chiedendo di far uscire dalla Moschea Al Aqsa e dal rione di Sheikh Jarrah i militanti e tutti i prigionieri entro le 18 di oggi. L’unione europea è preoccupata per la situazione, e l’alto Rappresentante Josep Borrell ha chiesto di non alimentare le tensioni dopo il consiglio degli esteri Ue.
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha detto che Hamas ha superato il limite lasciando razzi su Gerusalemme e pagherà un duro prezzo. L’Onu ha manifestato preoccupazione sia per le violenze nella Gerusalemme occupata, sia per possibili sgomberi di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan.
Olindo Nuzzo