Al fine di riscontrare alcune segnalazioni relative alla vendita irregolare di mangimi presso un’azienda ufficialmente non più attiva, i militari hanno svolto servizi di osservazione all’esito dei quali hanno effettivamente riscontrato la vendita illegale di prodotti presso l’azienda.
Hanno quindi avviato controlli all’interno della sede aziendale e richiesto l’esibizione del titolo autorizzativo al commercio al dettaglio dei prodotti venduti ed esposti alla vendita. Il titolare non risulta esserne in possesso, in violazione di quanto previsto dalla Legge Regione Campania n.7/2020.
In azienda erano stoccate circa 8,5 tonnellate di diverse tipologie di mangimi, alcuni sigillati all’origine altri depositati alla rinfusa sul pavimento, in assenza di precauzioni igieniche per proteggere i prodotti da muffe, polvere o altri tipi di contaminazioni; da un’accurata analisi della documentazione amministrativa richiesta ed esibita, i militari hanno rilevato l’assenza di tracciabilità dei mangimi in violazione al Regolamento CE 178/2002, la mancata comunicazione all’autorità competente per la registrazione dei prodotti, il mancato rispetto dei requisiti generali previsti dal regolamento CE 183/2005 infatti i locali non erano puliti e non erano attuate procedure di autocontrollo e programmi di controllo antiparassitario.
Inoltre, negli stessi locali, sono state rinvenute 276 confezioni di prodotti fitosanitari ad uso professionale in assenza di certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo degli stessi. Alla luce di quanto emerso i militari hanno provveduto a porre sotto sequestro i mangimi ed i fitofarmaci rinvenuti e ad elevare sanzioni amministrative al trasgressore per 14.166 euro.