Devo, innanzi tutto, precisare che non ho avuto in questi giorni alcun contatto con gli esponenti dell’opposizione, ma, se pure vi fossero stati, avrei riferito quello che da sempre penso e scrivo. Non c’è spazio in questa città per un’opposizione che si presenti già divisa e rissosa all’elettorato.
E’ sufficiente scorrere le pagine dei quotidiani per comprendere che un candidato di Fratelli d’Italia e un candidato che si dichiara “libero” e di “opposizione”, sono troppi, e probabilmente sono finalizzati, nella loro stessa genesi, a frammentare le forze che potrebbero rappresentare una prospettiva di alternativa all’esistente. Per non considerare, poi, il gruppo “Oltre” dei consiglieri comunali D’Alessio, Naddeo, Gallo, Ventura, Pessolano e Mazzeo, che vorrebbero esprimere nel “quasi” centro-sinistra una candidatura unitaria.
Resta evidente che una simile pericolosa frammentazione vanifica la già scarsa possibilità di successo. Ho più volte sostenuto, ma la mia posizione in ragione del “materiale umano” resta pura “poesia”, che uno schieramento alternativo all’attuale compagine del potere amministrativo, deve necessariamente abbandonare le logiche dell’ “appartenenza”.
Qui non si tratta di destra o di centro sinistra, con veti incrociati che piovono a raffica, ma di costruire un minimo di programma comune, che si fondi su: sviluppo urbanistico in senso alternativo a quanto perseguito dall’attuale amministrazione (ad esempio, rilancio della iniziativa di edilizia popolare in favore delle giovani coppie); sviluppo ragionato della portualità non limitata esclusivamente a quella diportistica o turistica; riorganizzazione della struttura amministrativa del Comune; rilancio delle opere ordinarie di manutenzione. Pochi e chiari obiettivi, condivisi da tutti, e senza personalismi: qui non si tratta di “apparire” per poche settimane, ma di credere in un progetto anche a lungo termine.
E’ evidente che oggi non vi sono le condizioni per conseguire questo obiettivo. Pertanto, nel ringraziare del pensiero non manifestato, che mi pare però subordinato al rifiuto di altri e non già ad una scelta che tenga conto anche delle mie esperienze organizzative e politiche, auguro a tutti una serena competizione elettorale, per il bene della comunità e della Città.
Giuseppe Fauceglia
Purtroppo la logica del protagonismo personale, oggi di moda, tanto da avere partiti “ad personam”, prevale sull’obiettivo fondamentale che è quello di individuare e aggregare soggetti capaci di veicolare il malcontento dei cittadini verso la politica e i le pecche dell’attuale maggioranza. L’ideazione di un progetto politico non ideologico ma pragmatico e concentrato solo sulla realizzazione possibile e realmente attuabile con le risorse disponibili, di opere e servizi che rendano più facile la vita dei cittadini, evidentemente non è più la motivazione che porta una persona ad abbracciare la politica come missione prima che come mestiere. I grandi visionari che hanno messo tutto se stessi per realizzare un sogno sono dunque estinti?