Un aumento da attribuire alla pressione rialzista sulle quotazioni del petrolio che ha portato il greggio Wti a 65 dollari al barile. Ma la beffa riguarda in particolare il carico fiscale: secondo gli ultimi dati di Unem tra Iva e accise le tasse sul prezzo della benzina si aggirano intorno a poco più di un euro.
«Ora che stanno per arrivare le riaperture e gli allentamenti delle misure di lockdown, riparte la corsa dei prezzi dei carburanti. Dall’inizio dell’anno un pieno da 50 litri è aumentato di 7 euro e 32 cent per la benzina e di 6 euro e 41 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 10,2% e del 9,7%», spiega l’Unione Nazionale Consumatori, che quantifica la mazzata a «176 euro l’anno per le auto a benzina e 154 euro per quelle a gasolio».
Secondo Assoutenti la spesa è di 256 euro l’anno in media a famiglia, come spiega il presidente Furio Truzzi, spesa a cui «vanno aggiunte le ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti trasportati, dei beni energetici e dei maggiori costi sostenuti dall’industria, che finiscono per essere scaricati sui consumatori finali».