Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva in gravi condizioni è salito ulteriormente a 1.189, in aumento costante da 12 giorni consecutivi. Picchi record di nuovi contagi sono stati registrati nelle prefetture di Hokkaido, Fukushima, Gifu, Aichi, Hiroshima, Fukuoka e Kagoshima, mentre il governo metropolitano di Tokyo ha confermato 969 nuovi casi, con una media giornaliera in aumento del 9,4% rispetto la scorsa settimana.
Per arginare la rapida diffusione di quella che gli esperti hanno definito “quarta ondata” di contagi, a meno di due mesi dall’inizio dei giochi olimpici di Tokyo, il governo ha esteso a partire da oggi lo stato di emergenza alle prefetture di Aichi (Giappone centrale) e di Fukuoka (nel sudovest del Paese). Le misure restrittive, che già interessano le aree di Tokyo, Osaka, Kyoto e Hyogo dallo scorso 25 aprile, resteranno in vigore fino al 31 maggio, salvo diverse disposizioni derivanti dall’evoluzione della situazione e prevedono la chiusura di attività commerciali non essenziali, bar, ristoranti, locali di intrattenimento e pongono forti vincoli a eventi e spostamenti tra regioni. In aggiunta, il governo ha dichiarato lo stato di pre-emergenza per altre otto prefetture: Saitama, Chiba, Kanagawa, Ehime, Okinawa, Hokkaido, Gifu e Mie.