Casi e focolai sono in ribasso, lo scenario di trasmissione è classificato 1 (il più basso) così come la valutazione d’impatto e la classificazione complessiva di rischio sono basse, comprendendo dunque un calo dell’incidenza (positivi ai tamponi ogni 100mila abitanti) e dell’occupazione delle strutture ospedaliere attrezzate per la cura della malattia da Sars-CoV2.
Il punto preoccupante è rappresentato dai nuovi casi giornalieri: la Campania in questa settimana ne ha contati ben 8.462, seconda solo alla Lombardia (9.933). Significa che il virus corre ancora e che, data l’altissima densità abitativa delle aree metropolitane, in particolare quella di Napoli, è bene continuare a stare attenti e a far rispettare – anche se è sempre più difficile con l’avvento dell’estate e nei fine settimana, le prescrizioni circa coprifuoco, obbligo di mascherina, norme anti-assembramento.
Si legge nel monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute:
- La ormai prevalente circolazione in Italia della variante inglese e la presenza di altre varianti, che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia.
È ancora necessario, pertanto, ridurre il numero di nuovi casi anche attraverso le misure di mitigazione, volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale e proseguire la campagna vaccinale per raggiungere rapidamente elevate coperture nella popolazione.
Cosa significa restare zona gialla?
Significa anzitutto che i ristoranti e i bar con le sedute all’aperto possono restare aperti e che non ci sono forti restrizioni negli spostamenti a livello interprovinciale e interregionale. Significa altresì che a livello turistico tutte le attività balneari possono prepararsi ad accogliere i clienti-turisti, nel rispetto dei protocolli stabiliti.
È possibile che nelle prossime settimane un decreto del governo Draghi possa accorciare l’orario del coprifuoco notturno così come al tempo stesso cambiare i criteri oggi in uso per stabilire le fasce di rischio. Nelle ultime settimane la Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca, con una forzatura al piano vaccinale nazionale, ha annunciato di voler vaccinare contro Covid-19 prima le zone turistiche proprio in chiave economica, determinando non poche proteste.
Fonte: Fanpage.it